Come diventare allevatore

L'allevatore è ('art. 4 del Regolamento delle Corse) colui che risulta proprietario o affittuario della fattrice al momento della nascita del prodotto. Per stabilire da che data si è proprietari della fattrice, vale quella riportata sull'apposito modulo (art. 3) da inviare compilato al M.I.P.A.A.F. 


E' allevatore italiano il cittadino italiano o, se trattasi di società o associazione, quella che abbia il domicilio fiscale in Italia. E' considerato italiano l'allevatore - anche non cittadino italiano - che sia residente in Italia da almeno un anno o vi abbia domicilio fiscale.

E' possibile allevare cavalli purosangue sia tenendo i cavalli in affitto presso terzi, sia su terreni in proprietà; in questo caso occorre disporre di prati stabili con un rapporto superficie/cavallo che ottimamente si stima in almeno 1 ettaro per cavallo. e di boxes delle dimensioni di almeno m. 3,5 X 3,5

Prendendo per riferimento la fascia media delle fattrici, madri di prodotti che normalmente passano nelle aste italiane, le stesse hanno un prezzo medio di 10.000/20.000 euro più il valore della monta.

Il prezzo medio di una monta di discreta riuscita commerciale è di circa Euro 3.000/6.000 a fattrice gravida in Italia, 6.000/12.000 euro all'estero.

Questi sono i valori minimi dai quali si può salire anche di 10, 20 volte per operare ai vertici internazionali.

Il costo medio giornaliero per il mantenimento di una fattrice è di Euro 16/22 nel proprio allevamento, Euro 16/33 inviando i cavalli in pensione.

Mediamente la fertilità effettiva (cavalli sul terreno) è del 75% per cui avendo 4 fattrici si può contare su 3 prodotti.

Normalmente i cavalli sono venduti a 18 mesi in apposite aste pubbliche a loro riservate ed organizzate dalla nostra Associazione, attraverso la S.G.A., Società Gestione Aste Srl.

Nel 2008 all'asta Selezionata sono stati venduti 161 puledri ad un prezzo medio di Euro 38.000 nella prima sessione (la più prestigiosa) ed euro 10.000 nella seconda, con un prezzo minimo di euro 5.000 ed un massimo di Euro 280.000.

All'allevatore italiano è riservato il 20% del monte premi destinato ai proprietari di ogni somma vinta in corsa dal cavallo allevato (65%, 25%, 10%) purchè arrivi tra i primi 3 al traguardo di ogni corsa e ciò per tutta la durata della carriera di corse del cavallo ed inoltre una provvidenza aggiunta commisurata al 20% del premio aggiunto al proprietario fino al 4º anno di età del cavallo

Sia i premi all'allevatore che le provvidenze aggiunte vengono trasmessi direttamente dal M.I.P.A.A.F. (Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali - Roma - Via XX Settembre 20) ogni 60 giorni e fanno parte del reddito agrario ove l'allevatore disponga di terreni su cui allevare. Diversamente sono una componente positiva del reddito d'impresa.

Oltre a ciò è in vigore un articolato piano di provvidenze all'allevamento che dispone di oltre 10 milioni di euro che prevede una serie di facilitazioni ed aiuti agli allevatori.